I manifesti elettorali negano il panorama a Torre del Greco. Affissioni abusive in Litoranea
Mag 09, 2023 - Giuseppe Mennella
In vista delle elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023 continua a Torre del Greco la guerra dei manifesti elettorali. Dal centro alla periferia, la città è tappezzata con volti e simboli dei 5 candidati sindaci e delle 27 liste che vedono concorrere oltre 600 candidati per i 24 scranni in Consiglio Comunale.
La guerra dei manifesti elettorali a Torre del Greco: affissioni abusive in tutta la città
Come se non bastassero le affissioni abusive, i volantini selvaggi sulle auto in sosta e le buche delle lettere piene di fac-simile, anche quelli che dovrebbero essere gli spazi autorizzati per la propaganda elettorale finiscono per diventare fastidiosi agli occhi dei torresi che tra meno di una settimana saranno chiamati alle urne. Tra i pannelli numerati che il comune mette a disposizione per la comunicazione politica, infatti, ce ne sono alcuni che i torresi avrebbero preferito non avere. Si tratta della serie di lamiere installate sul marciapiede di via Litoranea, dal lato del mare.
In questi week-end primaverili la litoranea di Torre del Greco comincia a ripopolarsi di avventori, famiglie che vogliono godersi il nostro panorama al centro del golfo di Napoli e respirare la salutare aria marina. Ma proprio al centro della frequentatissima passeggiata, in uno dei punti più “instagrammati” di Torre del Greco, sono stati installati gli spazi ufficialmente previsti per la propaganda elettorale. La legge prevede che gli stalli siano diffusi su tutto il territorio comunale, in punti di particolare visibilità, per dare giusta comunicazione ai cittadini in merito ai candidati alla tornata elettorale.
La fredda legge però non dice nulla circa l’opportunità di evitare che la pubblicità politica, almeno quella ufficiale, possa negare ai cittadini la possibilità di godere appieno dei propri spazi, della vista del mare o di un bel tramonto primaverile. Qui dovrebbe arrivare il buonsenso e la capacità di lettura di una incontrovertibile verità: i cittadini sono sempre più disaffezionati alla politica e questa comunicazione invasiva non favorisce il ritorno ad un rapporto sano tra la popolazione e i suoi governanti (o tra chi aspira ad esserlo)
I suoi manifesti elettorali su tutti gli spazi. Ida Fiore, candidata consigliera a Torre del Greco: “L’affissione abusiva coinvolge tutti gli schieramenti”
Il paradosso è che anche gli spazi regolari, che per legge dovrebbero essere suddivisi tra i candidati che ne fanno richiesta in modo da dare a tutti la stessa visibilità, vengono regolarmente invasi da comportamenti poco corretti. E così, domenica pomeriggio i pannelli di via Litoranea oltre a negare il panorama erano pure “monotematici“. Infatti, quasi tutto lo spazio risultava occupato dalle affissioni della candidata Ida Fiore: una pratica irregolare che prevede sanzioni dai 103,00 ai 1032,00 euro.
La candidata in questione si è mostrata inconsapevole della propaganda invasiva svolta a suo favore: “Purtroppo l’affissione selvaggia investe trasversalmente tutti gli schieramenti, come avrete avuto modo di verificare. Sarà mia cura invitare i miei sostenitori al rispetto della norma” dichiara Ida Fiore sulla faccenda. È vero: come riportato in un nostro precedente articolo, la pratica della affissioni abusive non conosce partito, ad esclusione di poche “mosche bianche” che, per aver fatto del rispetto delle regole una bandiera si trovano ad essere costantemente sopraffatti da una condotta irregolare che, seppur ampiamente diffusa, resta una condotta irregolare.
E quando abbiamo chiesto se avrebbe quindi fatto provvedere alla rimozione dei manifesti irregolari ha precisato: “Sono già stati in parte coperti dagli altri“. Ed è vero anche questo: nella prima mattinata di oggi, 9 maggio, buona parte dei manifesti con la foto della Fiore era stata ricoperta da altri candidati. Probabilmente, proprio da chi aveva il pieno diritto di apparire in quegli spazi. Continua quindi la guerra delle affissioni, senza esclusioni di manifesto, che almeno fino a fine settimana (salvo ballottaggio) continuerà a spargere carta e sporcare, ulteriormente, la città del corallo.