Nuova penalizzazione alla Juve, arriva la stangata: così sarà “cacciata” dall’Europa

John Elkann e Andrea Agnelli


La Juve avrà una nuova penalizzazione. Si tratta di una vera e propria certezza, il problema sta nel quantificare la sanzione, visto anche che la società bianconera attualmente è alle prese con tre processi per diversi capi di imputazione: plusvalenze fittizie, manipolazione del mercato (la Juventus è quotata in Borsa), aver indotto altre società a commettere illeciti, la manovra stipendi con la famosa carta Ronaldo.

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Penalizzazione Juve: il 22 maggio la nuova sentenza

Dopo le motivazioni del Collegio di Garanzia, che aveva restituito i 15 punti di penalizzazione alla Juve a causa di un difetto processuale, i giudici potranno infliggere una nuova penalità alla società di Torino che tuttavia stavolta potrebbe essere di entità minore, essendo stati alcuni dirigenti della Juventus estromessi dalle accuse. Si parla di una penalizzazione di 9 punti. In sostanza, la presunta “cupola” sarebbe diventata più piccola. Bisogna però fare i conti con gli effetti dei comportamenti che la Procura ritiene illeciti: anche se sono stati operati da un numero minore di persone, la sostanza potrebbe non cambiare.

Una penalizzazione “leggera” può non bastare a estromettere la Juve dall’Europa

Un grosso problema ha a che fare con la posizione in classifica dei bianconeri che attualmente sono secondi con 69 punti, dietro il Calcio Napoli campione d’Italia, e con un margine considerevole sul Milan quinto a 61: una penalizzazione di “soli” 9 punti potrebbe così non bastare a estromettere la Juve dalla prossima Champions League, visto il momento particolarmente dei bianconeri e lo scontro diretto tra le due squadre alla 37esima giornata. In realtà senso di giustizia che anche Roma e Atalanta conquistassero un posto in Europa o, in definitiva, che la Juve venga esclusa a priori da tutte le coppe europee nella prossima stagione.

john elkann e andrea agnelli

John Elkann e Andrea Agnelli

I giudici devono farsi bene i conti

Bisogna quindi che i giudici si facciano qualche conto affinché possano raggiungere con l’efficacia il risultato sperato, altrimenti la penalizzazione alla Juve si tradurrebbe sostanzialmente in un qualcosa di inutile. Certo è che anche le altre squadre dovrebbero fare bene il proprio lavoro, dato che l’inflizione di una penalità non dovrebbe guardare, di per sé, alla posizione delle altre squadre in classifica.

Gli esiti del processo per la manovra stipendi

Tanto varrebbe attendere la fine del campionato per pronunciarsi, poiché il codice di giustizia sportiva prevede che le penalizzazioni debbano avere un certo grado di afflittività, ossia comportare un danno reale e tangibile alla squadra colpita. Se oggi il traguardo massimo della Juventus è la qualificazione in Champions League, darle una sanzione nonostante la quale possa ancora qualificarsi nell’Europa che più conta sarebbe una farsa bella e buona.

In tutto questo mare di caos, un’altra certezza è la prosecuzione del processo per la manovra stipendi: in quel caso potrebbe essere direttamente la Uefa a punire la Juventus estromettendola dalle sue competizioni, anche se preferirebbe fare in modo che sia la giustizia italiana a svolgere tale lavoro, anche perché l’Italia potrebbe perdere un posto in Europa in caso di intervento dell’Uefa.


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