Covid, il Cardinale Sepe scrive ai Fedeli: “Ci sentiamo più esposti e indifesi ma dobbiamo essere più responsabili”


Anche il mondo della Chiesa lancia un appello ai fedeli e in particolare a chi in questi giorni sta protestando contro le misure restrittive volute dal governatore Vincenzo De Luca. Il Cardinal Crescenzio Sepe ha infatti scritto una lettera che verrà letta domani nel corso delle celebrazioni delle messe nelle parrocchie della Diocesi. Un atto dovuto per cercare di limitare una tensione sociale che è esplosa, in maniera pacifica, con sit-in e blocchi stradali ad Arzano.

Il testo è stato pubblicato in anteprima dell’Ansa. Queste le parole dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe:

Dobbiamo essere tutti più responsabili e attenti, ma non dobbiamo avvilirci e arrenderci. Vi scrivo, a nome di tutta la Chiesa locale, per testimoniarvi vicinanza, affetto e preghiere. Siamo tutti più preparati rispetto a prima ma la situazione epidemiologica sta peggiorando. Ci sentiamo più esposti e indifesi, ma forse è calato anche il livello di responsabilità e di saggezza già dimostrato. Dobbiamo riconoscere che, per tante ragioni e in molti strati della comunità, è calata la tensione psicologica e si è fortemente ridotto, se non annullato, il rispetto delle regole. Questo ci rende più deboli e rende più precari la sicurezza generale, il bene comune e l’economia mettendo in difficoltà chi deve assumere opportune decisioni e misure necessarie. Il rischio è grande. Si possono avere scelte non adeguate, si possono commettere errori comportamentali, si sospendono attività produttive con perdita di posti di lavoro, si finisce in uno stato di crisi economica e di povertà diffusa”.

Sepe la scorsa settimana aveva organizzato una giornata di preghiera speciale contro la pandemia con una preghiera di intercessione di San Gennaro per bloccare la pandemia.


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