Virus sinciziale, è psicosi a Napoli: boom di accessi al Pronto Soccorso


I casi di virus sinciziale sono aumentati in Campania, facendo pressione anche sulle strutture sanitarie della Regione ed in particolar modo dell’ospedale Santobono, la più grande di tutte.

L’allarme è scattato dopo la morte del neonato di 5 mesi all’ospedale San Leonardo di Castellammare, deceduto a causa di questa bronchiolite.

Virus sinciziale a Napoli, boom di accessi al Pronto Soccorso

Ormai viaggiamo a una media di quasi 400 accessi al giorno – dice Rodolfo Conenna, direttore Generale del Santobono-Pausilipon – e in una buona parte si tratta di malattie respiratorie”. Un incremento di accessi “che nell’80% dei casi è imputabile a malattie di tipo respiratorio – spiega Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso dell’ospedale pediatrico al CorrieredelMezzogiorno.it– C’ è uno stato di criticità elevata che ci costringe a fronteggiare una situazione che in questo periodo dell’anno non ci aspettavamo. Di solito questo tipo di infezione si diffonde nei giorni a cavallo tra gennaio e febbraio, quest’anno invece si è manifestata in largo anticipo“.

Fortunatamente nella maggior parte dei casi vengono rimandati a casa, ma in altri è necessario il ricovero. Ieri è stato annunciato un vertice della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia per affrontare questa situazione e rispondere alla maggiore richiesta di posti letto. “I migliori alleati per combattere anche questo virus sono la mascherina e il vaccino – prosegue Conenna- Dobbiamo proseguire con questa buona abitudine della mascherina e ricorrere al vaccino antiinfluenzale per le fasce d’età previste. Anche per quanto riguarda la diffusione del Covid, valgono le stesse precauzioni, in attesa che venga dato il via libera per le inoculazioni anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni“.


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