Salvini condannato per razzismo contro i napoletani. Ma la Lega è prima in Campania


“Senti che puzza scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani. ‘O colerosi, terremotati… Con il sapone non si sono mai lavati”. Era il 13 giugno del 2009 quando a Pontida un giovane Matteo Salvini si univa ai suoi amici leghisti intonando quel coro tanto amato negli stadi. Un coro che lo stesso ex ministro degli Interni ha rinnegato chiedendo più volte scusa ai napoletani.

Ma adesso, a distanza di undici anni, si scopre che Matteo Salvini per quelle frasi fu condannato per razzismo contro i napoletani. Una condanna passata sotto traccia e che in pochi sapevano ma che è stata rivelata da un giornale torinese, ‘Cronache Qui’.

Il quotidiano si è accorto della condanna dalle carte del processo per vilipendio alla magistratura che si è aperto a Torino. In quelle emerge un “precedente”. Un decreto penale emesso da un giudice di Bergamo che condanna Salvini a una pena pecuniaria di 5 mila e 700 euro per un coro razzista contro i napoletani.

L’allora 36enne Matteo Salvini era deputato alla Camera, parlamentare europeo e capogruppo della Lega Nord al comune di Milano. Dopo il video diffuso in cui offende i partenopei, l’attuale leader del Carroccio si dimise. Ma questo gesto non bastò a due napoletani che denunciarono Matteo Salvini per razzismo. L’ex ministro degli Interni viene così iscritto sul registro degli indagati per diffamazione e per violazione della legge Mancino. Quella stessa legge che punisce chiunque istighi a commettere o commetta atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi che Salvini da ministro voleva abrogare. Il pm condannò Salvini alla sola pena pecuniaria chiedendo al giudice l’emissione del decreto penale di condanna.

Questo il video con le frasi ‘offensive’ che è ancora possibile trovare in rete.

LEGA IN CAMPANIA – Dopo 11 anni, in molti però sembrano essersi dimenticati di quel video. La Lega infatti secondo l’ultimo sondaggio di Index Research, commissionato dalla Federazione Popolare di Giuseppe Gargani, risulta essere in Campania addirittura il primo partito. Ben il 46 per cento dei consensi contro il 34 del centrosinistra. Il Movimento 5 stelle si ferma invece al 15 per cento, mentre altri si attestano intorno al 4 per cento. Napoli infatti è una delle mete preferite da Salvini. Un quadro che non piace al governatore Vincenzo De Luca che ha attaccato più volte il leader del Carroccio invitandolo a un confronto: “Salvini è venuto a Napoli tante volte? Ma per mangiare i friarielli”.


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