Ciro: “Io e Paola abbiamo vinto contro tutti, anche se non stiamo più insieme”


Non stanno più insieme, ma hanno vinto contro tutto e tutti. È il pensiero che ha espresso Ciro Migliore, il compagno di Paola, morta a 18 anni perché il loro amore non era compreso, era ostacolato. Quella famiglia che li voleva dividere è riuscita a farlo materialmente, nella vita dei corpi, tuttavia quell’amore vivrà per sempre intatto.

Ciro è stato intervisto da Daniele Piervincenzi, una chiacchierata dall’ospedale di Acerra dove il giovane è ricoverato per una frattura e diverse ferite, e andata in onda sul programma Ogni Mattina di TV8. Spiega come è nato il loro sentimento: “La conosco da quando aveva 15 anni, poi ci siamo fidanzati. Ci vedevamo dal balcone. L’innamoramento è stato bellissimo, non si può spiegare.

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Un amore che, però, non tutti hanno capito, in particolare la famiglia di lei. I ragazzi hanno provato a spiegare che il loro amore era autentico, ma inutilmente: “Eravamo due donne, senza un futuro davanti”. La famiglia di Paola in queste ore sta sostenendo che non contestava la sessualità di Ciro, bensì lui come persona, eppure alcuni messaggi dimostrerebbero che il sentimento di transfobia era presente: “Avevo 15 anni quando mi sentivo un uomo. Paola si è innamorata di me così, per come ero, perché ha visto il cuore, non ha visto come sono. Mi ha amato per quello che sono. La cosa più bella che abbiamo fatto è stata questi 23 giorni che abbiamo vissuto insieme, dopo tre anni. Abbiamo vissuto come una coppia a tutti gli effetti, perché all’inizio ci vedevamo di nascosto.

Un amore che tutti accettavano, eccetto la famiglia della ragazza: “Mia madre mi ha accettato dal primo momento. Era contenta di Paola, le piaceva, era solare. Una ragazza che mi ha sempre capito e mi calmava. L’unica ragazza che ha capito come ero. Ha aspettato di compiere 18 anni per venire con me, non ce la faceva più a stare a casa dei genitori”.

Cosa significa amare? “Amare significa lottare, devono amare tutti senza paura di niente e di nessuno. Si devono amare, tutti. Il coraggio di amarci contro le persone che ci indicavano lo abbiamo trovato in noi; eravamo solo noi due, una cosa io e lei. Non ci importava di niente e di nessuno“.

Ciro ha chiesto di essere dimesso per partecipare ai funerali e andare a salutarla per l’ultima volta: “La amerò sempre, la porterò sempre dentro di me”. A chi vive una situazione simile consiglia di “combattere, devono combattere altrimenti non si vive. Io posso dire solo che abbiamo vinto, anche se non stiamo più insieme. Abbiamo vinto. La porterò sempre dentro di me. Abbiamo vinto contro di tutti, specialmente la famiglia perché non voleva.


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