Emanuele Filiberto: “È ridicolo cancellare i nomi dei Savoia dalle vie”


Sostituire i nomi dei reali dalle strade e dalle piazze italiane per dedicarle a personaggi che hanno dato lustro all’Italia con il loro ingegno, le loro opere, la loro creatività. È la proposta che fa discutere, ma che a molti piace, dei creativi milanesi dell’agenzia di comunicazione Purple & Noise.

Una proposta che ha suscitato le critiche di Emanuele Filiberto, che all’Adnkronos ha detto:

”Mi sembra una proposta veramente assurda. Il passato non si cancella ed è triste che per le nuove generazioni si cancelli la storia. “Che uno sia a favore della monarchia o no – dice all’Adnkronos – si deve ricordare che casa Savoia è riuscita a realizzare l’Unità d’Italia e questo non si può dimenticare. Ridicolo volerlo addirittura cancellare. Proposte di questo tipo, se trovassero terreno fertile, dimostrerebbero la fragilità e l’insicurezza delle amministrazioni locali”.

La critica alla posizione di Emanuele Filiberto però è contenuta nelle sue stesse parole: cancellare la storia, quello che fecero proprio i suoi antenati a partire dal 1860/1861. Non possiamo che fare l’esempio di Napoli, dove intitolazioni a volte secolari hanno dovuto lasciar spazio ai nomi dei nuovi regnanti e personaggi a essi affini, oppure a emblemi del cosiddetto Risorgimento. Largo di Palazzo – o Foro Regio – è così diventato Piazza del Plebiscito (nonostante i brogli che all’epoca ci furono); Corso Maria Teresa diventò Corso Vittorio Emanuele II nel 1860, mentre quest’ultimo era ancora in vita; via Toledo diventò via Roma (tornando alla denominazione originaria nel 1980); Largo di Castello divenne Piazza Municipio per sottolineare la decadenza da capitale; Largo Mercatello – o Foro Carolino – diventò Piazza Dante; Largo delle Pigne si trasformò in Piazza Cavour. Gli esempi, ad ogni modo, sono tanti.

Una certa tendenza alla rimozione dei nomi dei Savoia e simili è comunque in atto già da tempo. Se Cialdini è stato cancellato in varie città d’Italia da Nord a Sud, recentemente il largo antistante alla Reggia di Caserta è diventato Piazza Carlo di Borbone (titolo da re di Napoli e non più Carlo III, titolo da re di Spagna). A San Giorgio a Cremano l’ex Piazza Vittorio Emanuele II oggi è Piazza Carlo di Borbone. Casalduni, città che subì un massacro a opera dei sabaudi durante il Risorgimento, ha cancellato via Garibaldi dedicandola alle vittime dell’eccidio.


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