“Nelle serie nulla è come sembra”: Fiorello incontra il vero Ciro Ricci di Mare Fuori


Dopo le continue e divertenti parodie di Mare Fuori a Viva Rai 2, Fiorello incontra finalmente Giacomo Giorgio, il vero Ciro Ricci nonché personaggio della serie (morto nel finale della prima stagione) che lo showman si diverte ad imitare.

Mare Fuori, da Fiorello arriva Giacomo Giorgio: “Ciro ma non eri morto?”

Le esilaranti gag di Fiorello e Biggio, che interpretano rispettivamente Ciro Ricci e Filippo ‘o chiattillo, continuano a divertire gli appassionati della serie che attendevano, con ansia, l’ospitata di Giacomo Giorgio che questa mattina ha preso parte alla trasmissione insieme a Nicolò Galasso (Gaetano ‘o pirucchio).

Il “vero” Ciro ha così incontrato quello di Viva Rai 2 scatenando un siparietto tutto da ridere. “Ho visto un fantasma, ho visto ‘o muorto” – dice Fiorello, travestito dall’ormai noto personaggio di Mare Fuori. Poi entra in scena Giacomo Giorgio che, mimando uno sguardo minaccioso, si rivolge a lui dicendo: “Ma io so che qualcuno qui si spaccia per me”.

Di qui la fuga di Fiorello che poi ritorna fingendosi un milanese di nome Tommaso Stanzani. “Signor Ciro come sta? Pensavo fosse morto e invece è qui. Ma lei non era morto? – chiede. “Nunn’è overo” – risponde l’attore napoletano.

Sul finale della trasmissione Giacomo Giorgio e Nicolò Galasso si sono intrattenuti con Fiorello che ha continuato a parlare proprio del personaggio di Ciro. Su di lui, infatti, aleggia ancora una sorta di mistero: si ipotizza che non sia realmente morto e che possa ritornare nelle nuove stagioni. Si tratta soltanto di una supposizione lanciata da alcuni spettatori e media che, tuttavia, non è stata anticipata né confermata da fonti ufficiali.

Lo stesso Fiorello, tuttavia, sottolinea: “Noi ormai vi vogliamo bene. Ci è dispiaciuta molto la fine che ha fatto Ciro. Nelle serie non si può mai sapere quello che può succedere. Non è mai come sembrano le cose. Che ne sappiamo. Magari un’inquadratura non vista perfettamente o qualche altra cosa. Chissà”. A lui fa eco il “comandante” delle simpatiche parodie che dice in napoletano: “Sulla morte di Ciro? Dico aspetta e spera. Non so quello che accade dopo”.


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