Caneo “tradito” dalla sua Turris: a Potenza è obbligatorio reagire

La Turris e mister Caneo hanno bisogno di ritrovare la luce


 

Caneo prima di Turris-Virtus Francavilla – Foto Salvatore Varo

Le parole di Bruno Caneo sono sicuramente state il macigno finale di una domenica amara e abbastanza desolante. In campo la Turris ha forse messo in mostra la peggiore prestazione della stagione (ci sentiamo di metterla sotto anche a quella contro il Picerno che ha la scusante del viaggio da Messina in piena settimana che ha dimezzato le forze). Quello che però sembra certo è che il tecnico sardo è quello tra i più delusi. L’atteggiamento verso la partita, la prestazione di molti, sono tutta una serie di fattori che hanno poi portato al crollo di ieri sera. La striscia di sconfitte consecutive in campionato ora sale a tre.

Caneo “tradito” dal suoi gioiello, chi sono i calciatori da cui ci si aspetta un riscatto

È il momento forse di fare un discorso ben approfondito sui singoli. Tra un calo nelle prestazioni e una chiusura a gabbia su molti degli interpreti della manovra corallina, ci sono molti casi da dover analizzare. Tralasciando il discorso portieri che è figlio di un’alternanza in chiave minutaggio, la prima “delusione” di Caneo è quella di Miceli. Il calciatore ex Virtus Francavilla dopo un buon inizio di campionato ha cominciato a scricchiolare (complice anche un calcio giocato che espone sempre tanto la difesa corallina). Le ultime due partite sono anche sul groppone del difensore. A Foggia la mancata chiusura sull’1-2, ieri il retropassaggio che ha spalancato le porte allo 0-2. Senza dimenticare alcuni errori poi successivamente pagati e non nelle altre partite tra Sorrento, Picerno e Messina.

In difesa la delusione è anche Frascatore, uno dei pupilli del tecnico che non sembra ancora entrare in condizione diventando facile preda degli attaccanti avversari (la partita contro il Picerno è stato l’emblema delle sue difficoltà). Il calciatore è stato trattenuto questa estate per volere del tecnico ed è dunque il momento di dimostrare.

Daniele Franco e Jacopo Scaccabarozzi

A centrocampo il discorso si fa invece più complesso. Dal campo e dalle immagini sembra che le squadre avversarie hanno capito come gioca la Turris, specialmente come arginare Scaccabarozzi e soprattutto Daniele Franco. Il play corallino anche lui da dopo l’infortunio non sembra riuscire a ritornare ad essere il solito e caro Daniele Franco. Su di lui pende, e ne siamo certi, anche il modo in cui viene marcato. Spesso oltre a trovarsi l’uomo fisso addosso, il centrocampista napoletano si trova tutte le linee di passaggio bloccate, trovandosi costretto ogni volta a dover scaricare o passare dietro per non perdere il pallone.

L’altro calciatore da recuperare assolutamente è Riccardo Maniero. L’attaccante corallino dopo Sorrento è crollato drasticamente, ritrovandosi a giocare sempre e solo lontano dalla porta (da dopo la sfida dell’Ezio Scida, Riccardo ha avuto solamente 2 palle gol tra Sorrento, Messina, Picerno, Foggia e Virtus Francavilla). Un gioco lontano parente dall’idea iniziale che lo vedeva proiettato in area per sfruttare ogni pallone che girasse nelle vicinanze. Il calciatore inoltre non è tranquillo, eloquente il gesto di stizza ieri dopo la sostituzione. Un attaccante del suo calibro bisogna recuperarlo il prima possibile, sia a livello fisico che soprattutto mentale. La medicina migliore è il gol.

La Turris riflette anche sugli under, Caneo vuole tutti con i piedi per terra

Negli occhi abbiamo sicuramente l’ottimo inizio di campionato di Cocetta e Cum, mattatori della “linea verde” corallina. Ma anche loro due iniziano a scricchiolare, specialmente il secondo, complice anche il fatto che ha praticamente sempre giocato i novanta minuti (salvo due occasioni uscito leggermente prima del fischio finale). Su Cum pesa anche qualche errore di troppo nelle ultime settimane nei vari contropiedi, dove spesso tenta l’azione solitaria perdendo palla e aprendo voragini in difesa (vedi il terzo gol ieri della Virtus Francavilla).

E qui proponiamo una domanda ai lettori: non è forse il momento di far rientrare Rizzo nelle gerarchie? Ok l’arrivo del giovane D’Alessio, ma Rizzo la scorsa stagione nel bene e nel male è stato uno dei calciatori che ha regalato la salvezza alla Turris. L’esterno ex Alessandria specialmente a partita in corso può essere una chiave fondamentale per recuperare la partita, vista la sua ottima proiezione offensiva e facilità d’incursione (che si è vista anche contro l’Audace Cerignola in Coppa Italia nonostante la totale assenza di ritmo partita).

Il gol di Nocerino al Sorrento

L’ultima lente d’ingrandimento da puntare è anche su Luca Nocerino. Il giovane torrese è la super sorpresa di inizio stagione, ma il calciatore dopo lo splendido inizio è stato giustamente studiato e arginato da molte difese avversarie che spesso raddoppiano sull’esterno. Anche qui forse è il momento di ragionare su un cambio in corsa. Bisogna forse dare qualche chance dal primo minuto a D’Auria che ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa. Luca Nocerino anche a partita in corso può essere un’arma spacca difese che nessuno può vantare in C, o al massimo pochissime squadre. Con Pagno in porta, il tecnico sardo può permettersi di sacrificare un under in avanti per D’Auria. E’ il momento di prendere qualche decisione diversa anche lì per dare una svolta e togliere i punti di riferimento agli avversari.


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